Con la significativa sentenza 8719 dell’11 maggio 2020 la Cassazione ha sancito un’importante principio: attraverso la presentazione dell’istanza di sgravio all’ente impositore e l’impugnazione del suo diniego il contribuente può ottenere una pronuncia che accerti la prescrizione del credito erariale: è quanto fatto da un condominio che ha impugnato un diniego di sgravio facendosi dichiarare prescritti debiti iscritti a ruolo a titolo di Tarsu per prescrizione, in quanto l’inerzia dell’agente della riscossione, dopo la notifica della cartella, era durata oltre 5 anni.
Inoltre in questi casi la legittimazione passiva spetta all’ente creditore (il Comune) in quanto con l’impugnazione del diniego di sgravio si intende far valere la prescrizione del credito, non vizi propri delle cartelle di pagamento.