Legittimo l’accertamento induttivo a carico della società che paga in contanti i soci trattandosi di una modalità anomala che nasconde la distribuzione di utili in nero, sulla quale può fondarsi l’atto impositivo. Tanto più che nel caso di specie la redditività della società era la più bassa tra quelle riscontrate tra le imprese concorrenti operanti nello stesso ambito territoriale.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 7071 del 12 marzo 2020, ha respinto il ricorso di una società.