Legittimo il sequestro preventivo dei beni dell’azienda in caso di compensazione illecita del bonus Renzi, usato come credito fiscale e in realtà mai versato ai lavoratori. Inoltre, ai fini del superamento della soglia di punibilità è sufficiente la ricostruzione fatta dalla Guardia di finanza per ciascun periodo di imposta.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 45709 dell’11 novembre 2019, ha respinto il ricorso del legale rappresentante di una società cooperativa.