È legittimo il ricorso all'accertamento analitico-induttivo del reddito di impresa ex art. 39, comma 1, lett. d), del D.P.R. n. 600 del 1973, anche in presenza di un solo elemento presuntivo, in quanto il requisito della concordanza di cui all’art. 2729 c.c. è eventuale e riguarda solo l’ipotesi del concorso di più circostanze presunte.
Applicando questo principio va considerato legittimo un accertamento induttivo con cui l’Agenzia delle entrate aveva recuperato a tassazione maggiori ricavi derivanti dalla mancata fatturazione, da parte della casa di cura, di prestazioni effettuate nei confronti degli ospiti presenti nelle stanze cc.dd. “a pensione”.
Lo ha stabilito la Cassazione che, con l’ordinanza n. 26923 del 22 ottobre 2019, ha respinto il ricorso di una società.