Gli effetti delle sentenze interpretative della Corte di giustizia che hanno dichiarato il contrasto di una norma interna con il diritto comunitario, anche se retroagiscono fino alla data di entrata in vigore della norma interpretata (nel caso di specie sul trattamento fiscale dell’incentivo all’esodo), non incidono sul termine di decadenza del diritto al rimborso, la cui decorrenza deve comunque farsi risalire al momento del versamento: ciò in omaggio ai principi di certezza del diritto e dell’intangibilità dei rapporti esauriti che assumono una valenza rafforzata in ambito tributario.
Lo si desume dalla sentenza n. 20342 del 26 luglio 2019 con cui la Cassazione ha rigettato il ricorso di un lavoratore che chiedeva il rimborso dell’Irpef relativa all’incentivo all’esodo.