
L’imprenditore non può essere condannato per il reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti se la fattura è disconosciuta dall’amministratore della società utilizzatrice che risulta essere “la testa di legno”.
È quanto affermato dalla Corte di cassazione che, con la sentenza n. 25552 del 10 giugno 2019, ha accolto il secondo motivo del ricorso presentato da un manager condannato anche per bancarotta fraudolenta.