In tema di accertamento induttivo non si può applicare il “tazzinometro” ai ricavi della multi-attività ai fini Irap, Irpef e Iva se dalle fatture emerge che il prodotto è stato venduto oltre che al bar, anche all'interno del ristorante e dell'albergo e che, dunque, non è possibile ritenere che parte del caffè sta stata ceduta “in nero”.
Lo ha stabilito la Cassazione con ordinanza 27612 del 30 ottobre con cui ha accolto il ricorso di una società.