Commette il reato di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte l’amministratore della società che, dopo aver ricevuto l’accertamento fiscale, cede le quote o fa conferimenti d’azienda costringendo il fisco a instaurare un’azione revocatoria per recuperare il suo credito, rendendo in tal modo più difficoltosa l’operazione di riscossione del credito.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione con la sentenza n. 29243 del 13 giugno 2017 che ha rigettato la doglianza del contribuente, accogliendo invece il motivo di ricorso attinente la corretta determinazione del trattamento sanzionatorio.