L’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti in merito alle novità introdotte dalla legge di bilancio 2023 in materia di regime forfettario, a quasi un anno di distanza dall’entrata in vigore di tali modifiche.
Gli spunti più rilevanti attengono alle nuove soglie dei ricavi.
Per quanto riguarda l’incremento a €. 85.000 del limite dei ricavi/compensi incassati nell’anno precedente, l’Agenzia ne conferma l’applicabilità al risultato dell’anno 2022, al fine di accedere/permanere sul 2023.
Per quanto, poi, attiene il nuovo regime di decadenza retroattiva a causa dell’incasso di ricavi/compensi per un importo superiore a €. 100.000, la data in cui interviene l’incasso che ha comportato lo splafonamento costituisce uno “spartiacque” in quanto, da tale data:
il contribuente diviene sostituto d’imposta “pieno” e non può più richiedere al committente la mancata applicazione dell’eventuale ritenuta sulle operazioni attive.