Il Codice della Crisi, varato nel 2019, è stato oggetto di ripetute proroghe a causa della emergenza sanitaria, nonché di molteplici modifiche, anche per effetto dell’adeguamento alle Direttive UE intervenute in materia. L’ultimo passaggio è stato imposto dalla Dir. UE n. 2019/2013, recepita dal D.lgs. n. 83/2022 (Decreto correttivo) che ha delineato la struttura definitiva del codice, entrato in vigore dal 15/7/2022.
In particolare, è stata accantonata la procedura di “composizione assistita” della crisi con relativo sistema di allerta fondato sull’utilizzo di indici e Indicatori della crisi, a favore dalla procedura di “composizione negoziata” della crisi, nella quale è centrale l’istituzione di un “adeguato assetto organizzativo” amministrativo/contabile al fine di adottare tempestivamente le “idonee iniziative”.
Si analizza il nuovo impianto normativo, anche alla luce delle osservazioni di Confindustria e CNDCEC.