La disciplina della concessione in godimento dei beni dell’impresa rappresenta uno strumento volto a scoraggiare l’utilizzo dello schermo dell’impresa per “scaricare” costi derivanti da un’operazione che di fatto appartiene all’ambito del consumo privato.
Un’altra ragione che può spingere il consumatore a spostare nella sfera produttiva i beni di consumo può derivare dalla necessità di occultare al “redditometro” detti beni (che in ogni caso rientreranno nelle maglie dei conteggi del reddito minimo delle società di comodo).
Nel proseguo si affrontano gli aspetti fiscali di tale fattispecie, alla luce dell’evoluzione della prassi e della giurisprudenza.