Pillole Operative 04/08/2025Nuova Marcora – Decreto ministerialeL’Avviso Mimit 30/07/2025 rendo nota l’adozione del D.M. 30/07/2025 (Allegati) (che sostituisce il D.M. 31/03/2021, le cui disposizioni si applicano alle richieste di finanziamento presentate precedentemente alla data dell’avviso): il quale introduce, con riguardo al regime di aiuto Nuova Marcora, una revisione delle modalità operative, nonché delle condizioni per l’accesso, la stipula e l’erogazione del finanziamento agevolato; le cui disposizioni si applicano alle richieste di finanziamento presentate dalle società cooperative a decorrere dal giorno successivo alla pubblicazione dell’avviso; per quanto da esso non espressamente disciplinato, si rinvia al D.M. 4/01/2021.
Info Flash Fiscali 146 / 2504/08/2025Costituzione di diritti parziari – Conferme del DL fiscale convertitoLa legge di conversione del cd. Decreto fiscale ha introdotto una interpretazione autentica (con effetti retroattivi fin dal 2024) riferita al regime dei redditi diversi, di cui all’art. 67 del TUIR derivanti dalla costituzione di un diritto parziario, specificando che il reddito derivante dalla costituzione di diritti reali di godimento su un bene immobile rientra tra: i redditi diversi (art. 67, co. 1, lett. h), Tuir):quando il disponente mantiene un diritto reale sul bene immobile le plusvalenze (art. 67, co. 1, lett. b) e b-bis), Tuir): se il disponente si spoglia contestualmente e integralmente di ogni diritto reale sul bene di fatto confermando l’interpretazione elaborata nel merito dalla dottrina prevalente.
L’evoluzione della Giurisprudenza 03/08/2025Uso indebito della carta e segnalazioni tardive: i limiti al diritto di rimborso secondo la Corte UECon la sentenza del 1 agosto 2025, pronunciata nella causa C-665/23, la Corte di Giustizia della UE ha tracciato i confini del diritto al rimborso delle operazioni di pagamento non autorizzate, stabilendo che l’utente di una carta di pagamento può perdere tale diritto qualora ritardi la segnalazione dell’uso illecito, anche se rispetta il termine massimo di tredici mesi previsto dalla normativa. Secondo i giudici europei, il comportamento del pagatore, se intenzionalmente omissivo o gravemente negligente, può compromettere irrimediabilmente la possibilità di ottenere la rettifica dell’addebito.