Buongiorno,
mi aggancio alla vostra circolare odierna (RF fl 086) per sottoporvi un caso anomalo. Mi trovo a gestire il caso di una S.R.L. immobiliare che a seguito di una importante rivalutazione risalente al 2008 si trova nel 2021 ad avere un fabbricato così rappresentato in bilancio:
costo storico rivalutato 3.500.000
fondo ammortamento 3.000.000
valore residuo 500.000
Il valore di mercato è di 700.000, quindi l’amministratore è intenzionato a rivalutarlo anche fiscalmente nel bilancio 2021 di 200.000. Nel rispetto della c.m. 14/2017, verifichiamo che il valore di sostituzione è di 2.000.000. ipotizziamo quindi di rivalutarlo riducendo sia il costo storico che il fondo ammortamento e portando i valori di bilancio come segue:
costo storico rivalutato 2.000.000 (meno 1.500.000)
fondo ammortamento 1.300.000 (meno 1.700.000)
valore residuo 700.000 (più 200.000)
Questa ipotesi ci sembra di buon senso: garantisce il fisco contro il rischio di quote di ammortamento troppo alte e fotografa correttamente in bilancio i valori correnti del fabbricato. Le tecniche contabili di rivalutazione dettate dall’oic 7 non prendono però in considerazione la possibilità di ridurre sia il costo storico che il fondo.
Ritenete che la soluzione da noi prospettata possa essere implicitamente ammessa sia ai fini civilistici che fiscali ?
Cordiali saluti