Buongiorno Dottore si vorrebbe il suo parere sul seguente quesito
Un genitore vorrebbe cedere in comodato d’uso gratuito due unità abitative alla figlia, la quale vorrebbe aprire una partita iva in regime forfettario per svolgere l’attività di locazioni turistiche.
Tale attività sarebbe svolta fornendo anche servizi accessori quali consegna e cambio biancheria e/o pulizia locale, e verrebbe svolta in modo stabile (tutto l’anno) e non occasionale. Così facendo, stando anche a quanto affermato da uno studio del 15/6/2016 della fondazione nazionale commercialisti, ci si dovrebbe trovare davanti ad una attività imprenditoriale con conseguente produzione di reddito d’impresa
Al di là della disciplina prevista dalle singole leggi regionali e dal comportamento delle varie CCIAA (nella nostra città la CCIAA ammette l’iscrizione al registro imprese solo dietro presentazione di ricevuta suap), si chiede:
1. ritiene si possa operare in questo modo senza incorrere in contestazioni da parte dell’agenzia?
2. la possibilità di attribuire il reddito di locazione al comodatario (persona fisica) è ormai ammessa, ma ritiene possibile per la figlia gestire in regime forfettario i due fabbricati con un semplice comodato? Ed in questo caso il contratto di comodato sarebbe opportuno intestarlo alla figlia in qualità di persona fisica o come titolare di partita iva?
3. Il codice ateco più appropriato potrebbe essere l 68.20.01?
si ringrazia e si saluta cordialmente