L’Agenzia ha chiarito l’ applicazione del reverse charge alla cessione di telefonini e dispositivi a circuito integrato conseguente alla relativa autorizzazione del Consiglio UE. La CM 59/2010: - conferma l’estensione limitata ai soli circuiti integrati dei personal computer (e non all’intero PC) - introduce la limitazione al solo commercio all’ingrosso (è esclusa la vendita al dettaglio) - dispone la prima applicazione a partire dal 1/04/2011.

L’Agenzia ha pubblicato l’atteso provvedimento di attuazione degli elenchi clienti e fornitori reintrodotti con la cd. manovra correttiva del 2010. Al fine di assicurare la disponibilità dei dati da parte dei contribuenti, è prevista una introduzione graduale dell’adempimento; con riferimento all’anno 2010 le principali disposizioni riguardano: termine di invio: 31 ottobre 2011 (a regime l’adempimento scade il 30 aprile dell’anno successivo) importi dell’operazione: la soglia minima è di . 25.000 (dal 2001 andrà a regime il limite di . 3.000) sole fatture: vanno indicate le sole operazioni effettuate/ricevute tra soggetti passivi Iva e pertanto documentate da fatture (dal 2001 andranno indicate anche le operazioni effettuate dai dettaglianti documentate da scontrini/ricevute fiscali) operazioni escluse: quelle già monitorate dall’Amministrazione finanziaria (import-export; operazioni con paesi Black list; forniture di utenze).

le indennità di fine rapporto di agenzia costituiscono: - reddito di lavoro autonomo: per ditte individuali e società di persone - reddito di impresa: per le società di capitali. Nel primo caso possono andare a tassazione separata, salvo opzione per la tassazione ordinaria.

l’Agenzia ha chiarito che, con riferimento a soggetti cui si aplica la ritenuta (professionisti ed agenti): - alle somme riconosciute in giudizio riferite a spese deducibili per la parte vittoriosa (spese del legale) - la parte soccombente deve applicare la ritenuta d’acconto.

si riepilogano gli adempimenti per la corretta tenuta della conservazione elettronica dei documenti (cd. conservazione sostitutiva), con riferimento alla introduzione dell’art. 2215 Cod. Civ. da parte della Manovra correttiva 2008.

i recenti interventi della Cassazione e dell’Agenzia delle entrate in merito alle agevolazioni per l’acquisto della prima casa, offrono lo spunto per affrontare una delle primarie tematiche fiscali, riepilogando gli ultimi risvolti degli orientamenti ufficiali, accanto ai punti salienti della disciplina.

dall’1/01/2010 il decreto di recepimento della cd. Direttiva Servizi ha modificato: il concetto di soggetto passivo, estendendolo a tutti gli enti non commerciali in possesso di partita Iva; anche relativamente alle operazioni realizzate nello svolgimento dell’attività istituzionale.

si riepiloga il trattamento tributario della produzione di energia fotovoltaica, distinguendo in funzione delle diverse natura del produttori, con riferimento alle diverse tipologie di operazioni possibili: - cessione diretta dell’energia - tariffa incentivante - scambio sul posto

con l’approssimarsi della chiusura dell’esercizio si presenta spesso la necessità, soprattutto per i professionisti, di effettuare operazioni di riaddebito di spese comuni sostenute nel corso del periodo di imposta. E’ opportuno prestare attenzione alla corretta configurazione fiscale, al fine di applicare la conseguente disciplina IVA e redditi.

a decorrere dal 1 gennaio 2011 cambia il tasso di interesse legale. Si analizzano i riflessi in ambito civilistico e tributario.

entro la fine dell’anno le Srl devono verificare l’opportunità di esercitare (o rinnovare alla scadenza del triennio) l’opzione per la trasparenza fiscale. Nel proseguo si esaminano le modalità di esercizio dell’opzione ed i casi di convenienza.

al processo tributario si applicano le disposizioni del processo civile laddove nulla disponga la norma speciale, il D.lgs. 546/92. In seguito alla riforma del processo civile operata dalla Legge 69/2009, l’Agenzia è intervenuta a chiarire quali sono le novità normative che si applicano anche al rito tributario.

l’esportatore abituale può acquistare beni e servizi senza IVA da parte del fornitore cedente. Ordinariamente al termine dell’anno l’esportatore abituale invia una lettera di intenti ai fornitori presso quali intende procedere nell’anno successivo ad acquisti in non imponibilità Iva.

giovedì 16 dicembre 2010 scadono i termini per versare il saldo o la seconda rata relativa all’ICI dovuta per il 2010. Dopo aver riepilogato brevemente alcuni tratti essenziali della disciplina, si presentano casi pratici di calcolo relativi alle ipotesi di variazione più frequenti.

viene analizzato il regime di tassazione agevolata previsto per gli immobili di interesse storico-artistico. Sulla base degli ultimi orientamenti dell’Agenzia delle Entrate tali immobili se posseduti: - da privati: usufruiscono in ogni caso della tassazione agevolata, a prescindere dalla categoria catastale e dal fatto che siano o meno concessi in locazione - da imprese: il regime agevolato è applicabile limitatamente agli immobili cd patrimoniali.

le prossime festività di Natale rappresentano l’occasione fare riepilogare il trattamento fiscale degli omaggi.

sul finire dell’anno sono piuttosto frequenti operazioni sul capitale delle società. Tali operazioni possono avere influenza sulla ripartizione del reddito prodotto, o avere effetto differito all’anno successivo, a seconda che comportino la modifica della compagine sociale o meno.

la legge Finanziaria 2011 (denominata legge di stabilità) è stata definitivamente approvata. Essa introduce sensibili novità per quanto attiene i contratti di locazione finanziaria in termini di imposte indirette.

Il Consiglio UE ha autorizzato l’Italia ad applicare il reverse charge alla cessione di telefonini e di dispositivi a circuito integrato. Diversi aspetti critici, tuttavia, emergono sia per quanto riguarda la precisa individuazione dei beni da assoggettare al regime di inversione contabile, sia, soprattutto, per quanto attiene la decorrenza dei nuovi adempimenti.

entro il 28/12/2010 le società residenti che fanno parte di un gruppo internazionale (sia in qualità di controllante che di controllata) hanno l’opportunità di predisporre ed inviare all’Agenzia Entrate un apposito documento che attesti la formazione dei prezzi di trasferimento per le operazioni tra imprese appartenenti ad un gruppo internazionale. La documentazione permette di evitare l’applicazione di sanzioni in sede di eventuale rettifica del valore normale dei prezzi di trasferimento praticati.