DOMANDA
Un professionista è proprietario di un grande ufficio (A10) composto di più locali dove svolge la propria attività.
Da qualche anno ha concesso in comodato al figlio, a sua volta professionista con P.IVA autonoma, una parte dell'ufficio dove questi esercita la propria attività. Come da accordo verbale, il figlio paga interamente le spese condominiali e le utenze sono intestate interamente a lui.
Vista la necessità del figlio di occupare altri locali dell'ufficio, i due convengono di stipulare un contratto di locazione.
1) Si ritiene che la locazione non rientri nell'attività professionale del proprietario e quindi non debba essere assoggettata ad IVA nè debba essere fatturata. I canoni verranno dichiarati nel quadro RB del proprietario, mentre l'affittuario porterà in deduzione i canoni come costo inerente l'attività. E' corretto?
2) Ho il dubbio che il figlio possa dedurre interamente le spese condominiali e le utenze, visto che in (piccola) parte ne usufruisce anche il padre. Se nel contratto di affitto venisse stabilito che tali spese sono interamente a carico dell'affittuario, la deduzione da parte sua potrebbe essere contestabile?
3) Visti i rapporti di parentela tra i due, l'operazione è in qualche modo contestabile da parte del fisco?