DOMANDA
Una srl invia dipendenti in trasferta all'estero.
I dipendenti pagano parte delle spese con carta di credito dell'azienda (ristoranti, albergo, accesso a fiere, ecc.).
Parte delle spese sono invece pagate con carta di credito personale del dipendente.
Si chiede se solo le spese pagate dal dipendente con carta di credito personale debbano essere inserite nella busta paga del dipendente (che dunque percepisce il rimborso spese), oppure se anche le spese pagate dall'azienda debbano essere ricomprese nel cedolino per poter essere "deducibili" ai fini delle imposte sui redditi e quindi, se anche tali spese debbano essere ricomprese nella nota spese del dipendente, e, solo in fase di liquidazione finale, essere sottratte all'importo da riconoscere al dipendente (che non le ha pagate di tasca propria).
In questa seconda ipotesi (ossia se il dipendente redige nota spese a sostegno di tutti i costi sostenuti, anche quelli pagati con carta di credito della società), il cedolino paga deve ricomprendere anche tali somme? In tal caso, l'uscita di banca provocata dall'uso della carta di credito aziendale sarebbe da considerare un pagamento anticipato della busta paga? Cioè il pagamento delle spese con carta di credito della società non sarebbe sostanzialmente ammissibile, se non sorretto dalla nota spese e dal cedolino del dipendente?
Vi è differenza tra trasferte in Italia e trasferte all'estero?