DOMANDA
Un cliente del mio studio che esercita la professione di Cardiochirurgo, avendo vinto un concorso pubblico, deve cessare, contestualmente all'entrata in servizio presso l'ente pubblico, la sua posizione iva.
Avendo finora esercitato la sua attività professionale anche presso cliniche private si trova nella condizione di aver emesso parcelle (ovviamente esenti iva) che verranno pagate entro il 31 luglio 2019 (!!!).
1) per quanto riguarda i compensi percepiti a tutto il 16/07/2018 (data entro la quale il mio cliente deve cessare la partita iva) nella dichiarazione dei redditi 2019 (anno d'imposta 2018) gli stessi verranno normalmente dichiarati nel quadro RE.
2) ciò che verrà incassato dal 17/07/2018 in quale quadro della dichiarazione dei redditi dovrà essere dichiarato?
3) nella circolare n.11 del 16/02/2007 (invero un pò datata...) dell'Agenzia delle Entrate veniva affermato che ".....l'attività del professionista non si può considerare cessata fino all'esaurimento di tutte le operazioni, ulteriori rispetto all'interruzione delle prestazioni professionali, dirette alla definizione dei rapporti giuridici pendenti, ed in particolare di quelli aventi ad oggetto crediti strettamenti connessi alla fase di svolgimento dell'attività professionale" . Da tale lettura sembrerebbe che il professionista non possa cessare la propria partita iva se non dopo aver incassato tutte le parcelle emesse.
4) in considerazione del fatto che il mio cliente, per aver diritto all'assunzione presso una struttura pubblica dovrà dar prova della cessazione della propria partita iva, come potremo dichiarare i compensi percepiti dopo la data di cessazione?