Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili chiede di istituire una zona economica speciale a fiscalità privilegiata nei territori colpiti dagli eventi sismici del 2016.
Garantire il flusso economico del territorio per non vanificare qualsiasi obiettivo di ricostruzione, anche attraverso la proposta dei commercialisti di istituire una Zona economica speciale a fiscalità privilegiata. È questo il grido d’allarme lanciato dai rappresentanti delle istituzioni locali nei due incontri avvenuti ieri a Camerino ed Ascoli Piceno, organizzati dal Consiglio nazionale dei commercialisti per ascoltare le comunità del centro Italia colpite dall’ultimo sisma. Il CNDCEC, per mezzo del suo braccio operativo Communitas Onlus, ha finora raccolto 128mila euro da destinare a progetti concreti che facciano ripartire l’economia.
“I commercialisti – ha affermato il presidente del CNDCEC, Massimo Miani – vogliono mostrare un lato diverso rispetto a quello percepito da tutti e legato prevalentemente al fisco e al pagamento delle imposte. Si tratta di una visione che ci va stretta perché siamo anche altro rispetto a questo. È prima di tutto con l’attività di consulenza che possiamo dare tanto al mondo imprenditoriale ed al Paese intero. Più volte abbiamo cercato di dare una mano, ma la politica non sempre comprende quanto potrebbe ottenere dalle categorie, non solo professionali. Dico con amarezza che percepiamo belle parole a cui non sempre fanno seguito i fatti. Vogliamo dare un contributo tecnico per il bene del Paese, denunciando le inefficienze che questo sistema fiscale provoca al sistema produttivo. Siamo a disposizione di questo territorio per sviluppare ricerche su tematiche, come le Zone economiche speciali, che lo aiutino a rinascere”.
Restando in tema di aiuti, l’Ordine dei commercialisti di Camerino e Macerata ha finora esonerato 63 iscritti dall’obbligo di versamento della quota di iscrizione 2017 perché colpiti dall’ordinanza di sgombero per abitazioni o uffici dichiarati inagibili. “I commercialisti – ha detto il presidente dell'Odcec di Camerino e Macerata, Rosaria Garbuglia – sono stati colpiti due volte. Prima come cittadini e poi come professionisti perché abbiamo hanno dovuto supportare i clienti nei primi momenti quando la normativa era ancora incerta. Abbiamo contattato anche Assosoftware per ottenere una riduzione significativa dei canoni di assistenza dei software e incontrato rappresentanti della divisione regionale dell’Agenzia delle Entrate per cercare di risolvere qualche dubbio rimasto in sospeso. Infine, anche se non è previsto dal Regolamento della formazione professionale continua, andremo incontro ai colleghi in difficoltà su questo tema”.
Camerino è uno dei comuni più pesantemente colpiti dal sisma di tutto il cratere. A testimoniarlo ci sono i numeri snocciolati dal suo sindaco Gianluca Pasqui: su 7mila abitanti abbiamo 6.200 persone in autonoma sistemazione e 500 negli alberghi sulla costa adriatica. Un centro storico chiuso dove non c’è alcuna attività economica. “Il percorso economico va riattivato – dice il sindaco di Camerino, Gianluca Pasqui -. L’emergenza cesserà solo quando gli operatori economici torneranno ad avere la loro attività per produrre profitto e le persone torneranno a vivere in questi territori. Chiedo ai commercialisti di darci il loro supporto perché posseggono le competenze per far scrivere le normative giuste per riattivare l’economia”. A maggior ragione per Camerino che è sede di una realtà universitaria tra le più interessanti e innovative a livello nazionale. Realtà che ha perso 42mila metri quadrati di edifici storici adibiti ad aule per lezioni, laboratori scientifici, biblioteca, uffici amministrativi, rettorato, segreteria, facoltà di giurisprudenza. Malgrado questo, l’offerta formativa dell’anno accademico in corso ha avuto un incremento del 24% rispetto ad un trend nazionale del 4,3%. “In quattro settimane – ha affermato il prorettore UNICAM, Andrea Spaterna – sono ripartiti tutti i corsi di laurea e le attività di ricerca, ma ora contiamo molto sui commercialisti per far ripartire l’economia e tutte le attività commerciali. Ma è prima di tutto necessario ricreare le condizioni per far tornare le persone a vivere qui: servizi, sanità, scuole, trasporti, infrastrutture ed opportunità occupazionali
Alla tavola rotonda “I Commercialisti al servizio del territorio - Idee e progetti per ripartire”, svoltasi nel pomeriggio ad Ascoli Piceno, è intervenuto anche il sottosegretario alla Giustizia, Federica Chiavaroli, che ha ricordato come i maggiori strumenti che il governo mette oggi in campo, come il risarcimento per le seconde case, sono il frutto delle esperienze passate. “Il DL 50 – ha spiegato – contiene una grande innovazione rispetto agli interventi legislativi realizzati negli anni passati all’indomani di eventi simili. Si tratta dell’istituzione della ZFU (zona franca urbana) che è fondamentale per far ripartire imprese ed occupazione e sostenere i professionisti che lavorano a fianco delle imprese”