Sono online sul sito del Dipartimento delle Finanze le statistiche sulle dichiarazioni dei redditi delle persone fisiche (Irpef) relative all’anno di imposta 2015. I dati vengono resi disponibili a cinque mesi dal termine di presentazione della dichiarazione (30 settembre 2016).
Interessante la suddivisione dei contribuenti per ammontare del reddito dichiarato. Il 45% dei contribuenti dichiara solo il 4,5% dell’Irpef totale, si colloca nella classe fino a 15.000 euro; in quella tra i 15.000 e i 50.000 euro si posiziona il 49% dei contribuenti, che dichiara il 57% dell’Irpef totale, mentre solo il 5,2% dei contribuenti dichiara più di 50.000 euro, versando il 38% dell’Irpef totale.
Il confronto - Rispetto all’anno precedente, aumenta sia il numero dei soggetti che dichiarano più di 50.000 euro (+65.000) sia l’ammontare dell’Irpef dichiarata (+1,9 miliardi di euro). I soggetti con un reddito complessivo maggiore di 300 mila euro sono anche tenuti al pagamento del contributo di solidarietà del 3% sulla parte di reddito eccedente tale soglia: si tratta di circa 34.000 soggetti (0,1% del totale contribuenti), per un ammontare complessivo di 294 milioni di euro (circa 9.072 euro in media)11 . Il contributo di solidarietà è stato introdotto dal D.L. 13 agosto 2011 n. 138, è stato prorogato per il triennio 2014-2016 e non troverà più applicazione a partire dal 2017
Bonus 80 euro - I soggetti che hanno fruito del bonus in sede di dichiarazione per l’intero ammontare risultano 514.000, mentre 1.009.000 soggetti ne hanno recuperato in dichiarazione una quota, a integrazione dell’importo già in parte erogato dal sostituto d’imposta. Di converso, tra gli 11,9 milioni di soggetti che avevano ottenuto il bonus dal datore di lavoro, circa 966.000 hanno dovuto restituire integralmente il bonus in sede di dichiarazione, mentre 765.000 soggetti hanno dovuto restituire solo una parte.