Fisco passo per passo 27/10/2025Straordinari degli infermieri: l’imposta sostitutiva del 5 non si applica a pronta disponibilità ed elezioniIn relazione all’imposta sostitutiva del 5 introdotta dall’art. 1, co. 354, della Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024) sui compensi per lavoro straordinario degli infermieri dipendenti dalle strutture del Servizio sanitario nazionale (SSN), l’Interpello 272/2025 ha escluso da tale regime il compenso dovuto per quelle prestazioni che, per quanto remunerate come gli straordinari, non sono effettuate oltre l'ordinario orario di lavoro. Il dubbio interpretativo Una ASL istante ha chiesto se la tassazione agevolata potesse estendersi anche a: Ore di pronta disponibilità: periodo in cui il lavoratore è reperibile ma non presente in struttura.
Notizie Flash 26/10/2025Settore edile - Invariata la riduzione contributiva sul 2025Il DM 29/09/2025, pubblicato il 24/10/2025 sul sito del Ministero del Lavoro, ha confermato sul 2025 la riduzione contributiva, nella misura dell’11,50, in favore dei datori di lavoro del settore edile, prevista dall’art. 29, co. 2, D.L. n. 244/1995. Si ricorda, infine, che la percentuale della riduzione viene definita annualmente mediante apposito decreto ministeriale, potendo subire variazioni, in aumento o in diminuzione, rispetto all’anno precedente.
Fisco passo per passo 25/10/2025Rimborso IVA ai soggetti non stabiliti: limiti e condizioni applicativeCon la sentenza del 23 ottobre 2025, nella causa C-234/24, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha chiarito l’ambito di applicazione del rimborso dell’IVA previsto per i soggetti passivi non stabiliti nello Stato membro di rimborso, ma residenti o identificati ai fini IVA in un altro Stato membro dell’Unione. L’intervento interpretativo riguarda la direttiva 2008/9/CE del Consiglio del 12 febbraio 2008, che disciplina in modo dettagliato le modalità di rimborso dell’imposta sul valore aggiunto di cui alla direttiva 2006/112/CE, e si inserisce nel più ampio contesto delle operazioni intracomunitarie.
L’evoluzione della Giurisprudenza 25/10/2025IVA dovuta anche per la difesa gratuita prestata dall’avvocatoCon la sentenza del 23 ottobre 2025, nella causa C-744/23, la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha stabilito che la rappresentanza in giudizio prestata da un avvocato è soggetta a IVA, anche quando è fornita gratuitamente al cliente, se la normativa nazionale prevede che, in caso di condanna alle spese, la controparte debba versare al legale onorari determinati per legge. La pronuncia chiarisce l’interpretazione dell’articolo 2, paragrafo 1, lettera c) della direttiva 2006/112/CE sul sistema comune d’imposta sul valore aggiunto, secondo cui si configura una prestazione di servizi a titolo oneroso ogni volta che esiste un rapporto giuridico tra il prestatore e il destinatario in cui avvenga uno scambio di prestazioni reciproche, anche se l’onere economico non grava direttamente sul beneficiario del servizio.
Notizie Flash 22/10/2025Assemblee societarie e rappresentanza esclusiva: il punto di Assonime e le prospettive di riformaCon la pubblicazione del Position Paper n. 8/2025, intitolato Spunti di riflessione sulle assemblee alla luce dei dati sul rappresentante designato in via esclusiva nelle assemblee 2024 e 2025 e dell’attesa revisione della direttiva sui diritti degli azionisti, Assonime offre un’analisi approfondita sull’uso dello strumento del rappresentante designato in via esclusiva, valutandone l’impatto sull’esercizio dei diritti degli azionisti e sul funzionamento delle assemblee delle società quotate. Il documento, pubblicato il 22 ottobre 2025, trae origine dai dati raccolti nell’ambito di uno studio sulle assemblee delle società quotate su Euronext Milan e dalle riflessioni maturate nell’ambito dell’Osservatorio istituito dopo l’introduzione dell’istituto ad opera della Legge Capitali (legge 5 marzo 2024, n. 21).
Fisco passo per passo 22/10/2025IVA: l’associazione che agisce autonomamente è soggetto passivo, non attività internaNelle conclusioni presentate il 22 ottobre 2025 nella causa T-575/24, l’Avvocato Generale dell’Unione europea ha fornito importanti chiarimenti sulla nozione di soggetto passivo IVA, ribadendo che un’associazione che opera in modo indipendente deve essere considerata un soggetto passivo d’imposta, anche se presta servizi ai propri associati dietro corrispettivo. L’intervento nasce da una domanda di pronuncia pregiudiziale concernente l’interpretazione della direttiva IVA 2006/112/CE, in particolare dell’articolo 9, che definisce i criteri essenziali per qualificare un soggetto come passivo ai fini dell’imposta sul valore aggiunto.
Notizie Flash 18/10/2025Contributo IVASS 2025: fissate aliquote e modalità di versamento per imprese assicurative e riassicurativeÈ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 242 del 17 ottobre 2025 il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 10 ottobre 2025, che definisce l’ammontare del contributo di vigilanza dovuto all’Istituto per la Vigilanza sulle Assicurazioni (IVASS) dalle imprese che esercitano attività di assicurazione e riassicurazione per l’anno 2025. Il provvedimento stabilisce in modo dettagliato misura, criteri e modalità di versamento del contributo, in attuazione di quanto previsto dall’articolo 335 del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209 (Codice delle assicurazioni private), che disciplina le contribuzioni dovute dagli operatori del settore per finanziare le attività di controllo, ispezione e vigilanza dell’Autorità di settore.
Fisco passo per passo 16/10/2025CPB – Decorrenza dell’esonero dal visto di conformità per i crediti IVAUna nuova FAQ, del 15 ottobre 2025, ha precisato che l’esonero dall’apposizione del visto di conformità per la compensazione dei crediti IVA infrannuali, entro il limite di . 70.000 annui, decorre dal biennio successivo rispetto all’anno di adesione al CPB). In termini pratici, ciò comporta che, ad esempio, un contribuente che: abbia aderito nel 2024 al CPB relativo al periodo 2024-2025 può beneficiare dell’esonero a partire dai crediti IVA maturati nel biennio 2025-2026.
L’evoluzione della Giurisprudenza 16/10/2025Atto di adesione, con rata omessa valida la cartella senza motivazioneLa Corte di cassazione, con la sentenza n. 24715 del 7 settembre 2025, ha ribadito un principio di particolare rilievo in materia di motivazione degli atti impositivi, accogliendo la tesi dell’Amministrazione finanziaria secondo la quale la cartella di pagamento emessa a seguito dell’omesso versamento di una o più rate relative a un atto di accertamento con adesione non richiede una motivazione specifica. Il contribuente, infatti, si trova già nella condizione di conoscere i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche della pretesa fiscale, poiché ha sottoscritto egli stesso l’atto di adesione da cui deriva il debito tributario.