Va annullato per decadenza, perché notificato tre anni dopo l’effettivo pagamento della dichiarazione di successione, l’avviso di rettifica e liquidazione per l’imposta di successione emesso dall’Agenzia delle entrate, sulla base di quanto emerso nell’istanza di voluntary disclosure. La dichiarazione di adesione alla collaborazione volontaria, infatti, non va considerata come una nuova e ulteriore dichiarazione di successione.
Lo ha stabilito la Cassazione che, con l’ordinanza 20933 del 30 giugno 2022, ha accolto il ricorso della contribuente, riguardo l’avviso di rettifica e liquidazione della dichiarazione di successione integrativa.