In tema di reati tributari, l'imputato non può essere condannato con rito abbreviato sulla base delle risposte sollecitate dalla finanza durante un'ispezione in assenza del difensore. Sono utilizzabili solo le dichiarazioni spontanee dell'indagato.
Lo ha sancito la Corte di cassazione che, con la sentenza n. 2250 del 20 gennaio 2022, ha accolto il ricorso di un imputato, in relazione al reato di emissione di fatture per operazioni inesistenti di cui all’art. 8 del d.lgs. 74/2000.