Il riclassamento dell’immobile da parte del Comune è possibile solo se nell’avviso vengono resi noti al contribuente i presupposti di fatto e le ragioni giuridiche del cambiamento. È del tutto insufficiente che all’atto sia allegata la lettera all’Ute sulla verifica dell’abitazione.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione che, con l’ordinanza n. 7732 del 20 marzo, ha accolto il ricorso del contribuente ribaltando le decisioni dei giudici di merito.