La sospensione dell’accertamento fiscale da parte dei giudici tributari non fa venir meno il sequestro finalizzato alla confisca sui beni del contribuente. Soltanto l’annullamento dell’atto impositivo o lo sgravio delle Entrate compromette le misure in sede penale.
Lo ha stabilito la Corte di cassazione, con la sentenza n. 19994 del 27 aprile 2017, con cui ha respinto il ricorso di una contribuente indagata per il reato di dichiarazione infedele, ai sensi dell’art. 4 del D.lgs. n. 74 del 2000.