Buonasera,
La società Alfa s.r.l. svolge prevalentemente l’attività di fioreria (codice ateco 47.76.1). Questa sta facendo costruire su un terreno di sua proprietà un nuovo fabbricato (tramite appalti). Tale fabbricato sarà accatastato (presumibilmente entro la metà del 2024) per il 60% cat. C/1 e per il 40% cat. A/10 e sarà dato in locazione ad una società terza con l’intenzione di esercitare nel contratto l’opzione per l’applicazione dell’IVA ordinaria. Si stima che nel 2024 i ricavi dall’attività di fioreria siano maggiori rispetto ai ricavi da canoni di locazione, invece nel 2025 è atteso si equivalgano, pertanto è quanto meno prevista l’apertura dell’attività secondaria “locazione immobiliare di beni propri”.
Nel primo trimestre 2024 le fatture di acconto ricevute per la realizzazione del fabbricato producono un importante credito IVA. Si tratta di fatture di acconto sui lavori già in corso di svolgimento, (mentre quelle di saldo si riceveranno nei mesi a seguire a lavori finiti).
Con riferimento all’ambito del requisito relativo agli acquisti di beni ammortizzabili: << Il credito IVA del primo trimestre 2024 generato dalle fatture di acconto per la costruzione di tale fabbricato è idoneo per essere richiesto a “rimborso / compensazione” ? >> Se non idoneo, perché? (Per via della locazione, altro, …).
Inoltre, anche se tali fatture elettroniche hanno data anteriore al 31/03/2024 e sono già state visualizzate/scaricate dallo SDI, è comunque possibile registrarle nel 2° trimestre 2024, così da trarne alcuni benefici, tra cui quello di presentare un unico modello TR? Oppure, tale comportamento non è consentito dall’Agenzia delle Entrate?
Grazie.