Buonasera,
A seguito di una controversia circa l’inutilizzabilità di un sito internet da parte di un committente privato non titolare di partita IVA, il giudice emette una sentenza, in secondo grado di giudizio, contro la società che ha realizzato l’opera, con cui dichiara risolto il contratto per inadempimento, e viene stabilito il pagamento dei danni subiti dal cliente stesso oltre alla restituzione di quanto già fatturato e pagato a suo tempo.
Si chiede se contabilmente è corretto operare nel seguente modo: la società che ha realizzato il sito deve (o può?) emettere, anche se oltre l’anno, la nota di accredito a storno totale delle fatture emesse al cliente (fatture che risultano già pagate per intero) e quindi si contabilizzerà un credito IVA ed un costo (per la parte imponibile); contabilmente la nota di credito si chiuderà poi con il pagamento di quanto indicato in sentenza, mentre per la parte di danno risarcito al cliente non si dovrà emettere alcun ulteriore documento in quanto per la rilevazione contabile del pagamento si utilizzerò come pezza giustificativa la sentenza del tribunale. Si chiede poi conferma se tale costo e i danni risarciti sono deducibili.
Grazie