Buonasera,
Un SRL di costruzione, senza mezzi né personale, realizza (anzi è più corretto dire fa realizzare) fabbricati destinanti alla vendita di propria iniziativa coordinando più soggetti diversi: un appaltatore si occupa del grezzo, un altro degli impianti, uno degli intonaci, uno dei massetti, uno del cappotto e della pittura, ecc. ecc. fino all'ultimazione del lavori.
Per quanto riguarda l'applicazione dell'Iva va da sé che sia per installazione di impianti e/o completamento degli edifici di cui all'art. 17 co. 6 lett. a-ter), o per affidamento di sub-appalti di cui all'art. 17 co. 6 lett. a) per una quota marginale, tutto il costruito se non è grezzo e se non è per cessione con posa, il meccanismo del "reverse charge" c'è sempre.
Mentre nel caso della cessione di serramenti con posa, rientranti nella sfera di attrazione dell'Iva (al 4% nel caso specifico per costruzioni di edifici Tupini) la discriminante del materiale rispetto alla posa è chiara, chiedo quale sia il confine di applicazione nel caso dell'esecuzione di un massetto sabbia e cemento (sottofondo pavimento) piuttosto che dell'intonacatura delle pareti.Bisogna guardare il valore del materiale acquistato rispetto alla prevalenza della posa (richiamando la cessione con posa) oppure la prevalenza della posa del lavoro finito rispetto al materiale di partenza?
E' vero che bisogna fare riferimento alla volontà delle parti espressa in contratto ma è pur vero che in fase di stesura, ponendosi il problema in anticipo, con una visione più ampia, non è semplice da inquadrare, posto che credo non ci sia nulla di più complicato dell'applicazione (o non applicazione) dell'Iva in edilizia, tenuto conto della stratificazione delle norme, spesso senza coordinamento, con sovrapposizione o salti temporali in circolari nate in altri contesti e senza la chiarezza necessaria laddove magari ci si trovi ad essere appaltatore principale nel settore privato anziché general contrator di un opera pubblica.
Grazie.