Una società che opera nel campo edile (altri lavori di completamento di edifici) ha iniziato ad acquistare immobili per procedere alla successiva rivendita, pertanto, si è provveduto ad implementare il codice ateco di riferimento come "compravendita di immobili" e si è optato per la contabilità separata.
Ha acquistato da privato due terreni agricoli e un immobile di tipo abitativo.
Si chiede se si sta operando correttamente per le seguenti situazioni:
1) per il terreno agricolo (immobile merce) si sono considerati come oneri accessori le spese di mediazione e quelle notarili.
Successivamente la società ha ottenuto, per il presente fondo rustico, il permesso di costruire una villetta rurale. Si chiede se per gli oneri di urbanizzazione sia corretto far transitare questi costi nel conto economico per poi iscrivere a rimanenza il valore dell’immobile merce dato dalla seguente sommatoria: corrispettivo pagato per l’acquisto più i vari costi correlati allo stesso (ad es.: le parcelle notarili, le imposte ipo-catastali e di registro e l’iva-qualora indetraibile - e gli oneri di urbanizzazione); inoltre si richiede se per le future spese di costruzione, le stesse vadano indicate come costo di costruzione voce b.6 e se successivamente sia corretto valutare gli immobili merce in corso di ultimazione, al costo di costruzione
2) per il secondo terreno agricolo (immobile merce), in attesa di ottenere il permesso di costruire una villetta rurale, è stato concesso in locazione ad un’impresa agricola per la cura e la gestione del fondo rustico, pertanto si chiede se è corretto emettere fattura in esenzione iva ai sensi dell’ art. 10 comma 1 punto 8) del d.p.r. 633/72.
3) l’immobile abitativo acquistato da privato invece verrà ceduto dalla società a fine mese all’amministratore unico in qualità di persona fisica il quale ha proceduto a redigere il verbale dell’assemblea dei soci per ottenere autorizzazione alla vendita (il cui valore è superiore al valore di acquisto). Considerando che l’immobile è stato acquistato e ceduto nello stesso anno, si chiede se sia corretto emettere fattura in esenzione ex art art. 10 n. 8-bis), dpr 633/72 dato che l’immobile verrà acquistato con l’agevolazione prima casa
4) premesso che scatta l'obbligo di rettifica "per decimi residui" sull'iva detratta in relazione ai soli costi accessori al bene ceduto (essendo pervenuto da privato) si chiede se sia corretto non farlo nel nostro caso, poiché la società ha effettuato solo vendite degli immobili in esenzione iva.
Cordialità