Una ditta ns. assistita vanta nei confronti di un proprio cliente un credito pari ad euro 35.000,00. La società cliente è stata ammessa alla procedura di concordato il 27.01.2015.
Sulla relazione del concordato è stato ipotizzato che il realizzo derivante dalla liquidazione concordataria per i crediti chirografari fosse pari al 6,14%. Inoltre essendoci un ricorso pendente in Corte di cassazione nel caso di esito favorevole comporterebbe la destinazione del fondo appostato a copertura dei rischi inerenti tale contenzioso in favore dei creditori chirografari con conseguente incremento della percentuale di soddisfacimento pari a circa 5%.
Nel 2017 è stato effettuato un primo riparto pari al 2,992% nel 2018 non è stato ancora effettuato alcun riparto quindi il ns. assistito alla data odierna ha riscosso complessivi euro 1.047,00.
Solo recentemente siamo venuti a conoscenza della procedura di concordato, fino ad ora quindi non è stata rilevata nessuna perdita.
Si chiede un vs. parere in merito all’anno in cui poteva/ doveva essere imputata correttamente la perdita, alla luce anche dell’ultima risposta a un interpello da parte dell’Agenzia Entrate Risposta n. 12 del 21.09.2018.
Potremmo ad esempio rilevarla con il bilancio del 2018?
Restiamo in attesa di un vs. parere
Grazie