c.a. Dott. Cirrincione,
Buongiorno il quesito verte sulla corretta registrazione ed integrazione del documento ( con le conseguenti ricadute nella Dichiarazione annuale iva 2018) di una fattura potenzialmente assoggetta alla normativa domestica del nuovo art. 17 c.6 lettera a-ter D.P.R. 633/72 ricevuta "da" soggetto "prestatore" stabilito in Austria (senza indentificazione I.V.A. ne rappresentante fiscale in Italia), dove il committente dei lavori è un soggetto IVA Italiano, di seguito denominato Gamma s.p.a.:
La società Gamma Spa (no impresa edile), con sede in Italia, appalta (no subappalto) la "tinteggiatura" del proprio magazzino (edificio in italia, rif. art. 7-quater D.P.R. 633/72) ad un'impresa Austriaca.
Pongo i seguenti quesiti e dubbi, considerando che il sottoscritto non ha riscontrato documenti di prassi sulla fattispecie dell' art. 17 c.6 a-ter e confidando nella Sua acclarata competenza in materia e cioè:
1)La società austriaca deve identificarsi o nominare un rappresentante fiscale in Italia? (Dubbio, se trattasi o meno di cantiere edile nella normativa italiana, con gli obblighi annessi)
2) Le fatture emesse dalla società austriaca saranno emesse con Iva o quest'ultima deve essere assolta mediante reverse charge?
3) Gamma s.p.a., committente italiana dei lavori, deve integrare il documento applicando la dicitura sulla fattura austriaca "integrazione del documento ai sensi dell'art. 46 e 47 del D.L. 331/93" tipica delle operazioni intracomunitarie, ovvero "integrazioe del documento ai sensi dell'art. 17 comma 6 a-ter"?
4) In base alla risposta di cui al punto 3), in sede di compilazione della dichiarazione annuale Iva 2018, dove indicheremo tali operazioni?
5) Nell'ipotesi in cui la società austriaca subappalti parte dei lavori ad altre imprese austriache, come ci si deve comportare? (In questo ultimo caso la ditta austriaca diverebbe "appaltatrice" a sua volta); in sostanza, in Italia, potenzialemte si ricadrebbe nel vecchio art. 17 c.6 lettera A del D.P.R. 633/72.
Grazie, con stima.