Nell’ambito del “Decreto Internazionalizzazione”, recentemente pubblicato in G.U., sono state introdotte alcune misure per la crescita e l’internazionalizzazione delle imprese, differenziate in ragione della loro entrata in vigore. In particolare si segnalano le misure:
a) decorrenti dal periodo 2015 (periodo in corso al 7/10/2015):
- competenza delle perdite su crediti di modesta entità/procedure concorsuali anche in periodi successivi a quello in cui decorrono i 6 mesi dalla esigibilità/il debitore è assoggettato alla procedura
- revisione del sistema di tassazione dei dividendi provenienti da “paradisi fiscali”
- presunzione di deducibilità dei costi black list di importo non eccedente il valore normale
- revisione delle black list
- disciplina del regime fiscale del trasferimento della sede di imprese estere in Italia
- modifiche al regime fiscale della deducibilità delle perdite sui crediti
- modifiche al regime del credito d’imposta per i redditi prodotti all’estero
b) decorrenti dal periodo 2016 (periodo successivo a quello in corso al 7/10/2015):
- modifica alla normativa in tema di deducibilità degli interessi passivi e rinuncia ai crediti dei soci
- innalzamento della soglia di deducibilità delle spese di rappresentanza
- rivisitazione delle norme che regolano la determinazione del reddito delle società e degli enti (commerciali e non commerciali) non residenti.
Da ultimo, la disciplina temporanea relativa ai lavoratori rimpatriati si applica a decorrere dal periodo di imposta in cui è avvenuto il trasferimento della residenza in Italia e per i 4 periodi di imposta successivi.